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A seguito della situazione contingente della mancanza di prodotti isolanti per cappotti, e la conseguente offerta di prodotti alternativi ai nostri provenienti anche da canali esteri, è tempo di fare un po’ di chiarezza e definire i termini della qualità dei prodotti.

Questo è l’obiettivo del comunicato congiunto AIPE/ Cortexa (di cui Caparol è socio fondatore) diffuso lunedi 13 settembre 2021.

Il mercato italiano sta vivendo una contingente penuria generalizzata di materiale, ed in special modo nel settore dell’isolamento termico a cappotto. Aziende straniere produttrici di isolanti in EPS si propongo anche in Italia con i loro prodotti. E’ quindi necessario ricordare quali siano gli obblighi di conformità e le normative vigenti nel nostro paese. 

Per ottenere la conformità all’utilizzo dei pannelli in EPS servono le caratteristiche tecniche ed anche la presenza di un referente italiano del produttore.

I Sistemi a cappotto con pannelli isolanti in EPS possono beneficiare degli incentivi fiscali del Superbonus 110%, purchè “i materiali isolanti applicati sulle pareti esterne degli edifici rispettino i dettami del CAM Edilizia di cui al Decreto 11/10/2017”. Inoltre, “per accedere al Superbonus 110% è necessaria la conformità al punto 2.4.1.3 “sostanze pericolose” del medesimo decreto. 

Particolare attenzione deve essere usata nello scegliere i materiali isolanti. Occorre effettuare una puntuale verifica della documentazione di idoneità/corrispondenza ai CAM. Il materiale isolante potrebbe essere idoneo per gli utilizzi previsti ma non conforme ai CAM e quindi precludere l’accesso ai benefici fiscali del Superbonus 110%

Perché i pannelli siano conformi ai CAM serve inoltre che chi certifica sia un Ente accreditato per la certificazione della qualità dei prodotti, meglio se accreditato presso Accredia.

Di seguito riportiamo stralcio del comunicato congiunto Cortexa/AIPE relativo ai riferimenti normativi per il materiale isolante e la sua applicazione.  

"Marcatura CE e Norma di Prodotto
Secondo il regolamento 305/2011, con emissione della Dichiarazione di Prestazione – DoP. Questo documento deve essere redatto in lingua italiana riportando quanto previsto dalla norma di riferimento armonizzata EN 13163. È opportuno segnalare che il Regolamento descrive in modo chiaro gli operatori del mercato e relativi obblighi e responsabilità. Nel caso specifico di aziende estere non è necessario, ma opportuno, che vi sia un mandatario nazionale che assuma la responsabilità del rispetto delle prestazioni, in modo da fungere da riferimento per eventuali non conformità, anche per l’utente finale.
La DoP riporta le caratteristiche previste dall’applicazione “cappotto” per gli isolanti in EPS. La dichiarazione di prestazione dovrebbe contemplare quanto previsto dalla norma EN 13499, in modo da permettere al produttore di sistema cappotto di rispondere, come richiesto dall’ente che rilascia l’ETA.

Norma EN 13499
Riferita in modo specifico all’EPS utilizzato in applicazione a cappotto. La norma è il riferimento operativo per tutto il settore, ma è una norma non armonizzata (che non comporta quindi la marcatura CE). La norma riporta i parametri essenziali da dichiarare e che corrispondono anche alle richieste della certificazione ETA rilasciata ai produttori di sistemi a cappotto. Le caratteristiche richieste sono: resistenza termica, stabilità e tolleranze dimensionali, assorbimento dell’acqua. 

ETA per il cappotto
Procedura che prevede la marcatura CE, nel caso in cui l’azienda produttrice di Sistemi a Cappotto la utilizzi. Questa norma prevede che venga emessa una DoP che dichiari specifiche prestazioni dedicate all’utilizzo a cappotto.
Il detentore dell’ETA è il sistemista che si avvale delle dichiarazioni di prestazione del produttore di isolante citato all’interno dello stesso documento.
Cortexa raccomanda di scegliere sempre Sistemi a Cappotto forniti come kit da un unico produttore, dotati di ETA e di marcatura CE.

CAM edilizia
Il protocollo CAM prevede che il produttore del materiale isolante dichiari quanto previsto dal criterio 2.4.2.9, relativo alle prestazioni comuni a tutti i materiali isolanti:

  • Non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di fiamma che siano oggetto di restrizioni o proibizioni previste da normative nazionali o comunitarie applicabili;
  • Non devono essere prodotti con agenti espandenti con potenziale di riduzione dell’ozono superiore a zero;
  • Non devono essere prodotti o formulati utilizzando catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel corso della formazione della schiuma di plastica;
  • Se prodotti da una resina di polistirene espandibile, gli agenti espandenti devono essere inferiori al 6% del peso del prodotto finito;
  • Se costituiti da lane minerali, queste devono essere conformi alla nota Q o alla nota R di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) e smi (29);
  • Oltre al rispetto delle prestazioni comuni a tutti i materiali isolanti, i prodotti in EPS devono essere realizzati con un contenuto di riciclato minimo variabile dal 10 al 60%.   

Quest’ultimo deve essere dichiarato mediante una delle seguenti tre procedure:

  • EPD - dichiarazione ambientale di prodotto contenente la percentuale di riciclato minimo in modo esplicito. L’EPD deve essere rilasciato da un ente che risulti nell’elenco degli enti accreditati per avere validità ufficiale;
  • Certificazione di Istituto ReMade in Italy – Plastica Seconda Vita;
  • Dichiarazione aziendale secondo norma ISO 14021 certificata da ente terzo. A parere di chi scrive, per il mercato italiano l’Ente dovrebbe essere accreditato presso Accredia, e il suo nome dovrebbe essere pubblicato sul sito www.accredia.it nell’elenco degli organismi accreditati per il controllo della qualità.

È opportuno sottolineare che il contenuto di riciclato deve avere origine da “rifiuto” e non è ammesso l’utilizzo dei sottoprodotti per raggiungere la percentuale richiesta.

 

Comportamento al fuoco
La norma armonizzata di prodotto prevede la dichiarazione della classificazione della reazione al fuoco del materiale, che per l’EPS è la Euroclasse E, nel caso in cui sia rivestito con opportuni materiali può raggiungere la Euroclasse B. 
In Italia vige un regolamento che contempla la classificazione al fuoco del KIT o dell’isolante utilizzato in facciata in caso di edifici con altezza maggiore di 12 m e che prevede la Euroclasse Bs3d0. Nel caso di edifici con altezza superiore è necessario procedere con una progettazione specifica che contempli l’analisi dei rischi e degli occupanti."

Leggi il comunicato Cortexa/AIPE 
14 settembre 2021

 

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